Descrizione
Il lago artificiale di Pietrafitta si è originato dalla cava di lignite che alimentava la vecchia centrale Enel.
Dal 4 maggio 2009 il lago è gestito dall FIPSAS grazie a un accordo tra Enel e Comuni limitrofi
Si sviluppa per circa 120 Ha e ha una profondità massima di 15 Mt.
L'intera area in cui si trova, in provincia di Perugia, nelle meravigliose campagne umbre, costituisce un parco naturale caratterizzato dalla presenza di numerosi volatili stanziali e migratori oltre ad animali selvatici. E' presente una zona protetta; interdetta alla pesca e al transito di veicoli a motore. Questa zona è caratterizzata da acque basse, da un isolotto e da numerosi alberi sommersi oltre che da fitti canneti.
Il lago di Pietrafitta costituisce senza ombra di dubbio un luogo privilegiato per il carpfishing agonistico; infatti ogni anno il lago ospita manifestazioni provinciali, regionali, nazionali e nel 2011 ha ospitato il campionato mondiale della disciplina.
La fauna ittica del lago è stata caratterizzata in origine da carpe, cavedani, tinche, carassi, persici, e black bass di taglia importante.
Un aspetto da non sottovalutare nella gestione del lago è la distribuzione delle varie piazzole, tutte su terreno pianeggiante e di generose dimensioni che consentono, oltre ad una comoda azione di pesca, anche la presenza di due tende e un eventuale gazebo per ripararsi dal sole nelle giornate estive.
Nel lago sono state ricavate 60 piazzole poste ad una distanza l'una dall'altra di circa 60 metri. Le piazzole dalla 1 alla 8 sono nella parte del lago con acqua più bassa, a ridosso della riserva: sono molto redditizie in primavera, quando si avvicina il periodo della frega. Le piazzole dalla 9 alla 33 hanno un fondale molto uniforme e sono quelle che durante le manifestazioni "regalano" pesce con costanza. Dalla 34 alla 40 troviamo un fondale ricco di ostacoli. Dalla 41 alla 47 il fondale è pulito ma è presente un muro di contenimento sommerso che rende più difficoltoso il recupero delle prede. Dalla 48 alla 60 il fondale torna ad essere uniforme e pulito.
Come arrivare
Per arrivare a Pietrafitta dalla autostrada A1 uscire a Chiusi - Chianciano, prendendo poi per Città della Pieve, Moiano e Tavernelle. Superato Tavernelle prendere a destra in direzione Pietrafitta. A questo punto basta seguire le indicazioni per il bacino di Pietrafitta. Dalla superstrada E45 uscire a San Faustino, prendere per San Sisto, Castel del Piano, Capanne. Dopo l'abitato di Acquaiola prendere a sinistra in direzione Pietrafitta. A questo punto seguire le indicazioni per il bacino di Pietrafitta. Giunti al lago bisogna registrarsi e pagare in funzione alla permanenza a pesca.
Catture possibili
- Breme
- Carpa erbivora
- Carpa
- Black Bass
- Persico reale
- Storione cobice
Tecniche di pesca
- Carp-fishing
- Spinning al Piede
- Spinning da Belly Boat
Informazioni
- Obbligo di Tessera Federale: SI
- Attrezzato per diversamente abili: NO
- Tesserati subito
Regolamento interno
Tessera FIPSAS e bollettino di licenza regionale;
Accesso alle piazzole consentito con veicoli a motore per lo scarico dei materiali, successivamente i mezzi dovranno essere parcheggiati lungo la strada principale che circonda il lago;
Tecnica consentita esclusivamente Carpfishing;
Ogni pescatore potrà utilizzare massimo tre canne; nelle manifestazioni agonistiche il numero di canne scende a due;
Utilizzo di ami singoli con o senza ardiglione;
Devono essere adottate montature che permettono al pesce in caso di rotture o incagli di liberarsi agevolmente;
Proibita la pesca con il galleggiante;
Utilizzo obbligatorio del materassino di dimensioni adeguate;
Evitare, anche se consentita la lunga detenzione delle prede nei carp - sack;
Vietate le esche vive di ogni tipo;
Consentita esclusivamente la pesca a lancio;
Si possono utilizzare esclusivamente granaglie e boiles per un massimo di 50 kg per ciascuna coppia;
Consentito il posizionamento di marker a patto che vengano rimossi al termine della sessione di pesca;
Vietato accendere fuochi;
Proibito l'utilizzo del barchino;
Al momento dell’apertura del lago l’utilizzo del barchino era consentito e permetteva a chi si recava al lago per trascorrere qualche ora spensierata, di divertirsi senza per forza trasformarsi in garista (utilizzo di rocket, kobra e fiondoni). Questa modifica al regolamento ha scoraggiato numerosi appassionati dirottandoli verso altre cave ove il barchino è consentito. L’utilizzo del barchino in un lago di 120 Ha di sicuro non avrebbe causato alcun danno, ovviamente l’utilizzo dello stesso doveva essere regolamentato invece che proibito
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